Graziano Cesarotti
Quanti sono i 7 nani? Qua troviamo tutti gli appartenenti alla famiglia dei nani nella mente dell’autore. Sostanzialmente questo è un libro inutile e proprio per questo irresistibile.
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Quanti sono i 7 nani? La domanda sembrerebbe sorella del famigerato “cavallo bianco” di Garibaldi. L’autore invece si interroga sul perché quando cerchiamo di ricordarceli ne manca sempre uno. Allora parte il giochino dei nani inventati (chi non lo ha mai fatto alzi la mano, comunque è una brutta persona). Da qui l’esigenza di dare forma e anche sostanza a questo mondo invisibile. In questo libro troviamo, in un delirio tassonomico senza precedenti, ordinati alfabeticamente, professioni, attività, emozioni, stati d’animo, oggetti, aggettivi, qualche neologismo, tutti appartenenti alla grande famiglia dei nani nella mente dell’autore. Possiamo definirlo senza tema di smentita una pietra miliare su un argomento che non esiste. L’analisi del mondo dei personaggi dei fratelli Grimm prosegue con lo studio della favola originale dalla quale evinciamo principalmente che Walt Disney ha fatto un altro danno, restituendo all’immaginario collettivo una visione distorta dei personaggi (sapete quali erano i nomi originali dei simpatici minatori?), ancor più se pensiamo che Biancaneve è diventata simbolo e modello per generazioni di bambini. Sostanzialmente questo è un libro inutile e proprio per questo irresistibile.
La risposta onesta sarebbe "non lo so", ma visto che mi avete dato fiducia, meritate almeno che provi a spiegare. Avete presente che non ci si ricorda quasi mai al primo colpo i nomi dei sette nani e abbiamo bisogno di pensarci? Ecco, a me quel momento di impasse mi ha spesso generato la voglia di inventare il nome del nano mancante. Un giochino linguistico che un po’ tutti abbiamo fatto in vita nostra. No? Dite che lo disturbato sono io? Sarà, in ogni caso qualche anno fa mi è cresciuto un bisogno irrefrenabile di ordinare questo popolo che abitava la mia mente. "I nani sono molti più di sette". L’affermazione deriva dall’analisi dei nomi, che rappresentano caratteristiche e inclinazioni personali dei protagonisti della favola. Da qui la domanda: "Sono davvero solo sette oppure, come in seguito Peyo ci ha narrato con la saga dei Puffi, fanno parte di una popolazione che fa del nome il suo biglietto da visita?"
Come si legge questo libro? Aprendolo a caso e lasciandosi guidare dalla fortuna oppure, per i tassonomici, i nerd e i malati come me, come se si sfogliasse un dizionario; di qui la scelta dell’ordine alfabetico. Per alcuni “lemmi" (quanto mi piace fare assomigliare l’opera a un trattato enciclopedico) derivati da vocabolari specialistici si troverà in calce una breve nota descrittiva, tanto per far vedere che le cose le so! Per completezza di argomenti, in appendice parleremo dei sette iniziali, da cui tutto è partito e, già che ci siamo, tratteremo anche la favola originale dei fratelli Grimm, a proposito di disparità di genere.
Abbindolo Nano che si fida di tutti
Abitacolo Nano automobilistico
Acutangolo Nano appassionato di triangoli scaleni
Agricolo Nano coltivatore diretto
Alveolo Nano con problemi di respirazione
Amarognolo Nano non troppo dolce
Ammennicolo Nano che ama circondarsi di cose inutili
Anatroccolo Nano con i piedi palmati
Angolo Nano che sta in disparte
Apostolo Nano fedele
Arboricolo Nano che abita gli alberi
Arrotolo Nano che forma cilindri
Articolo Nano determinativo
Artiodattilo Nano preistorico
Arzigogolo Nano complicatissimo
Autoveicolo Nano semovente
Avicunicolo Nano da cortile
Azzurrognolo Nano color petrolio
Bambolo Nano adorabile
Bandolo Nano che risolve
Barattolo Nano contenitivo
Alessandro |
Alessandro Ragusa |
Alessandro Rossi |
Angela Artoni |
Anonimo |
Anonimo |
Anonimo |
Anonimo |
Anonimo |
Babi Bartolini |
Brizzio |
Chiara |
Chicco |
Clara VRT |
Donatella |
Emanuela |
Federica Marchionni |
Giampietro sara |
Gio |
Giulie |
Giuliozilla |
Jacopo Galanti (puccio) |
LESLIE VRT |
Lorena |
Luca Lopez |
Luca Mazzei |
Lucianna |
Lucissima |
Luke |
Mancio |
Maria Chiara Magnanini |
Marzia |
Matteo Minotto |
Michele |
Michele Codeglia |
Nadia |
Olga T |
Pippo |
Roberta |
Rosangela |
Sabrina Angeli |
Simona Salvato |
Simone B. |
Susan |
emanuele |
Graziano Cesarotti (pensatoredifrodo), 52 anni, diplomato perito elettrotecnico nella scostante indifferenza del mondo del lavoro decide di alimentare la sua voglia di esprimersi. Ex animatore turistico, regista teatrale, blogger, scrittore, chitarrista di concetto (crede di saper suonare), appassionato della parola sia nella forma scritta che parlata. Eclettico suo malgrado (vorrebbe stare un po’ più tranquillo), cerca di tenere insieme le sue anime artistiche scrivendo poesie e aforismi, con qualche incursione nella narrativa. Opera come FormAttore con progetti che applicano il teatro alla formazione di tutti i livelli. Scrive per il teatro, al suo attivo come scrittore e regista: “Pinocchio il musical” sintesi in forma di musical di tutto quanto scritto sul burattino; “Hook”, adattamento teatrale del film di Steven Spielberg. Nel 2003 il suo esordio ufficiale nel mondo della poesia con “Disordine sparso, viaggio nella mente di un uomo al cospetto di sé stesso”. Nel 2021 Partecipa alla silloge di poesia “Isole”. Altra pubblicazione al suo attivo “Senza passare dal Via” (self publishing)